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Categoria: ritrovamenti
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Domenica, 04 Maggio 2014 19:51
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Scritto da Super User
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I RESTI DI DUE SOLDATI INGLESI DELLA HILL 270
Il 20 febbraio 2014 su una collina fra le frazioni di Capezzano e Coperchia i membri dell'associazione SALERNO 1943 hanno rinvenuto a pochi metri di distanza l'uno dall'altro i resti di due soldati caduti durante la battaglia di Salerno. Sono state prontamente informate le autorità competenti che sono intervenute mediante i carabinieri di Pellezzano.
La scoperta è stata effettuata da Gigino Vitolo, Pierpaolo Irpino, Angelo Martuccielo e Luigi Fortunato nel corso di una escursione su una collina che fu teatro di un cruento combattimento nel corso dell'operazione Avalanche. La postazione, denominata dalle truppe inglesi Hill 270, era stata precedentemente fortificata dai soldati della Wehrmacht per impedire l'accesso alle truppe alleate nella valle dell'Irno e quindi alle strade che conducono ad Avellino e all'agro nocerino-sarnese.
Come racconta Christopher Bulteel, un soldato inglese che combattè proprio in tale zona, la collina era stata agevolmente occupata il giorno 22 settembre 1943 dai Granatieri britannici che però non avendo avuto modo di trincerarsi ed essendo in numero esiguo furono respinti da un contrattacco germanico perdendo diversi uomini. Il giorno 24 toccò alle Coldstream Guards, di cui faceva parte Christopher, attaccare la postazione nemica. Riferendosi all'avanzata lungo il pendio della collina egli ricorda che il suolo era cosparso di cadaveri dei suoi commilitoni caduti due giorni prima. La battaglia fu dura e ci furono numerose vittime da ambo le parti. Lo stesso Bulteel venne ferito e dovette essere evacuato.
Da quello che è emerso insieme ai miseri resti umani dovrebbe trattarsi di soldati inglesi. Infatti il munizionamento ritrovato e qualche oggetto metallico della buffetteria è di fabbricazione britannica. Probabilmente essi caddero durante il primo assalto e furono sepolti in maniera provvisoria dai tedeschi che ripresero la postazione. E' lecito ipotizzare che il successivo bombardamento da parte dell'artiglieria britannica abbia cancellato le eventuali indicazioni della sepoltura lasciate dai tedeschi. La loro sepoltura è rimasta sconosciuta per oltre 70 anni ed è stato possibile scoprirla solo grazie alla presenza di alcuni oggetti metallici (munizionamento e buffetteria) avvertiti dai metal detector.
Con questa scoperta sale a 4 il numero dei caduti sul campo di battaglia ritrovati dall'associazione. Negli anni scorsi sono stati recuperati i resti di 2 soldati tedeschi al primo dei quali si è riuscito a dare un nome. Si tratta di Wilhelm Hescnauer di 19 anni, caduto nei pressi di Cava dei Tirreni. Per l'altro soldato sono ancora in corso le pratiche presso le autorità germaniche per cercare di identificarlo benchè sia stato rinvenuto il piastrino d'identificazione. Con i soldati britannici l'identificazione dovrebbe essere più difficile in quanto i militari inglesi indossavano un piastrino stampigliato su cuoio ed è quindi probabile che esso si sia decomposto in tutti questi anni sotto terra. Magari, incrociando i dati dei soldati inglesi ancora dispersi in quella specifica zona con il DNA dei loro familiari forse sarà possibile dare loro un nome.
Sono attualmente in corso ricerche da parte del ministero della Difesa del Regno Unito per cercare di rintracciare i familiari dei dispersi appartenenti ai due reparti impiegati nella battaglia per cercare di comparare il loro profilo genetico con quello dei caduti.
I resti di uno dei soldati inglesi. Le ossa erano disposte in maniera alquanto ordinata sotto pochi centimetri di terra (foto oscurata su richiesta del Dipartimento Della Difesa Inglese).
Luigi Fortunato, Gigino Vitolo e Angelo Martucciello (foto oscurata su richiesta del Dipartimento Della Difesa Inglese)
I resti dell'altro soldato inglese ritrovati in maniera scomposta in una buca profonda. Forse il corpo venne dilaniato dalle esplosioni e i resti sepolti in una delle tante buche individuali scavate dai tedeschi per difendere la postazione (foto oscurata su richiesta del Dipartimento Della Difesa Inglese).
Caricatori del fucile Enfield in dotazione all'esercito britannico
Angelo Martucciello e Pierpaolo Irpino (foto oscurata su richiesta del Dipartimento Della Difesa Inglese)
L'intervento delle autorità e della stampa. (Cortesia di Giovanni Galdi)
Aggiornamento del 25 gennaio 2017:
Hanno finalmente un nome i resti di uno dei soldati inglesi ritrovati dai volontari dell'associazione Salerno 1943 il 20 febbraio del 2014 su una collina del comune di Pellezzano, Salerno.
Le autorità britanniche comparando il DNA delle ossa ritrovate con quello dei parenti dei soldati inglesi che risultano ancora dispersi da quei tragici giorni del 1943 hanno potuto appurare che si tratta del lance corporal Ronald George Blackam, del 3° battaglione delle Coldstream Guards.
Foto per gentile concessione della famiglia Blackham
Al momento della sua scomparsa aveva solo 22 anni. Egli cadde nella battaglia che ebbe luogo fra il 22 e il 24 settembre del 1943 per occupare la postazione denominata dalle truppe inglesi Hill 270. Essa era stata precedentemente fortificata dai soldati della Wehrmacht per impedire l'accesso alle truppe alleate nella valle dell'Irno e quindi alle strade che conducono ad Avellino e all'agro nocerino-sarnese.
La scoperta dei resti dei due soldati fu fatta dai membri di Salerno 1943 Luigi Fortunato, Pierpaolo Irpino, Angelo Martucciello, Matteo Pierro e Gigino Vitolo. I volontari allertarono immediatamente i Carabinieri del comune della Valle dell'Irno diretti dal maresciallo Aliano che effettuarono i rilievi del caso. In seguito, le autorità britanniche hanno provveduto ad inviare in zona una equipe di medici legali per rilevare campioni del DNA. Un lavoro certosino che ha visto lo staff pulire le ossa e disporle in maniera idonea a ricostruire la conformazione dei soldati stessi. Da qui una prima scoperta: la minore età di uno dei corpi, rilevabile dai denti del giudizio, non ancora usciti del tutto, e dall'usura delle ossa, dunque l' individuazione edittale di una età anagrafica: il giovane al momento della morte aveva dai 16 ai 18 anni. Ma sulla lista dei dispersi il soldato più giovane risultava avere 19 anni. Da qui una serie di ricerche incrociate e la triste scoperta che, uno dei due soldati britannici trovati dai volontari, si era arruolato per difendere la sua nazione mentendo sulla reale età. Di lui non vi è ancora una identità certa, ma le autorità inglesi sperano, per la data fissata per i funerali, di riuscire nell’identificazione sia del secondo corpo che dei pochi resti di un terzo soldato ritrovati in seguito.
Ma c'é di più, l'associazione Salerno 1943 è tornata sul campo di battaglia per ulteriori ricerche, mettendo a disposizione delle autorità inglesi gli oggetti personali trovati nei pressi del luogo di sepoltura dei soldati. E' intenzione dei volontari donarli ai familiari di Ronald che, in occasione dei funerali di Stato, giungeranno nel capoluogo campano il 16 marzo. Un piccolo gesto che nulla aggiunge all'amore per la storia che da sempre caratterizza i membri di Salerno 1943 ma che induce a riflettere su quale dovrebbe essere l'atteggiamento da assumere quando si bussa alle porte di una storia così drammatica come quella relativa all'Operazione Avalanche. Finora Salerno 1943 ha ritrovato i resti di 6 soldati (3 tedeschi, 2 inglesi e 1 statunitense) diventando il referente per il sud Italia del DPAA (l'ufficio del Ministero della Difesa americano che si occupa di recuperare i resti dei soldati americani dispersi in guerra) e venendo insigniti della medaglia che gli Stati Uniti conferiscono a quanti ritrovano loro caduti.
I funerali di Stato si terranno il 16 marzo e i resti verranno sepolti presso il cimitero militare inglese di Salerno. Saranno presenti, oltre ai familiari e ai volontari di Salerno 1943, le autorità britanniche e una delegazione del reparto di appartenenza dei soldati.
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Aggiornamento del 20 novembre 2017:
Anche l’altro soldato ritrovato da Salerno 1943 è stato identificato. Si tratta di Raymond Frederick Rose.
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Update of 25 january 2017:
Finally the remains of one of the English solders found by the volunteers of the “Associazione Salerno 1943, the February 20th 2014 on an hill in Pellezzano , Salerno, have a name.
British authorities comparing the DNA of the bones which have been found, with the DNA of the relatives of the soldiers who are still missing since those tragic days in 1943, could confirm that they belong to Lance corporal Ronald George Blackam, 3rd battalion of the Coldstream Guards.
Picture Courtesy of Blackham Family
At the time of his disappearance he was only 22 years old. He died in the battle which took place between the September 22th and 24th 1943, to occupy a position called by the English Army, Hill 270. Previously this hill had been fortified by the Wehrmacht soldiers, to avoid to the ally troops access to the Irno Valley and thus to the roads which take to Avellino and to the zone called Agro Nocerino-sarnese.
Discovery of the remains of two soldiers was done by the members of “Salerno 1943”, Luigi Fortunato, Pierpaolo Irpino, Angelo Martucciello, Matteo Pierro and Gigino Vitolo. These volunteers immediately called the Carabinieri of the Irno valley , led by marshal Aliano , who performed all the usual surveys. Furthermore , British authorities sent a team of coroners to take DNA samples . A very complex job which led the team to clean all the bones and place them in the correct way to replicate the shape of the soldiers . This led to the first discovery: one of the two corpses was underage, which they could understand from the wisdom tooth , not yet fully developed, and from the weariness of the bones, thus the understanding of the age, the young man at the time of death was between 16 and 18 years old. Unfortunately on the missing soldiers list, the younger one was 19 years old. The sad truth is that one of the two soldiers joined the British army to defend his Nation, by lying about his real age. Thus one of the two body still couldn’t be identified but British authorities hope , before the day of the funeral, to identify both this body and the one of a third soldier who has been found later .
But there is more, “Associazione Salerno 1943” has returned to the battlefield for further searching, finding personal belonging near the resting place of the remains of the unfortunate soldiers, making them available to the British Authorities. “Salerno 1943” would like to donate these items to Ronald’s relatives, when they will come to our city, on the occasion of the state funeral, which will be held march the 16th. A little gesture that proves the love that Salerno 1943 members have for history, and also shows which one should be the attitude to maintain when you knock to the door of a so dramatic story like the one of Operation Avalanche
So far “Salerno 1943” has found the remaining of 6 soldiers (3 German, 2 English and 1 from United states), becoming the South Italy only partner for the DPAA (Defense POW/MIA Accounting Agency) and thus receiving the medal which the United States give to those that help find the remaining of their soldiers missing in action.
State Funeral will be held march 16th and the remaining will be buried in the English war cemetery in Salerno. Beside the relatives and “Salerno 1943” volunteers, Will be attending also British Authorities and a delegation of the Army Battalion to which the soldiers belonged.
For more informations about Blackham please visit HERE
Update of 20 november 2017:
Also other remains found by Salerno 1943 were identified. He was Raymond Frederick Rose.
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